Wakakusa Yamayaki
Il Wakakusa Yamayaki è un festival annuale molto famoso e sentito in Giappone, durante il quale l’erba della montagna Wakakusa viene data in pasto alle fiamme.
Il festival Wakakusa Yamayaki
Ogni anno questo festival attira centinaia di persone tra giapponesi e turisti incuriositi o affascinati da questo particolare rituale, parte di una cerimonia antica e misteriosa. Nara in passato fu la prima capitale dell’Impero del Sol Levante, e probabilmente anche per questo riveste ancora una certa importanza nel paese. Ora la cittadina si è ridimensionata, risulta meno popolata e famosa di altre città vicine, come Kyoto, ma continua a conservare e custodire tradizioni e tesori tra i suoi musei e templi.
Wakakusa Yamayaki può essere letteralmente tradotto come bruciare la montagna Wakakusa e si focalizza principalmente nel rogo di una delle colline della città, la Wakakusa-yama.
Le origini di questa cerimonia sono tuttora poco chiare anche se vi sono numerose ipotesi, tra cui quella che farebbe risalire il rituale ad una antica disputa tra due tempi che si trovano vicini al Wakakusa-yama. Secondo la leggenda o le testimonianze che sono arrivate sino ai giorni nostri, il conflitto portò un funzionario dell’impero a salire sul monte per risolvere la situazione e il successivo incendio fosse il simbolo della pace sugellata. Secondo un’altra ipotesi, sicuramente più fantasiosa e affascinante, ma probabilmente meno reale, fu la meditazione dei monaci dei templi rivali a scatenare l’incendio. Alcune ricostruzioni sostengono invece come il fuoco debba essere interpretato come atto purificatorio che poteva essere utilizzato da monaci e abitanti per cancellare il passato inverno e focalizzarsi sulla primavera.
La montagna Wakakusa
Il Wakakusa-yama dove avviene ogni anno il famoso rito del fuoco è alto poco meno di 350 metri e si localizza nell’ampio Parco di Nara, nello specifico nella sua parte più orientale. In questo Parco sorgono alcuni tra i santuari più importanti e affascinanti della zona tra cui si trovano i templi dell’antica contesa, ma anche altri luoghi religiosi di grande interesse come il Kasuga Taisha, dove viene attualmente appiccato il fuoco. La scelta è ricaduta su questo santuario perché ritenuto tra i più importanti non solo della città ma di tutto il Giappone. Risalente al 768 venne costruito quando Nara era il centro più importante di tutto il Paese, demolito e in seguito ricostruito seguendo gli schemi del precedente.
Il rito religioso
Le celebrazioni del rito iniziano intorno a mezzogiorno, il prossimo evento avverrà il 25 gennaio del 2020, e tutto comincia all’interno dei templi. Qua i monaci compiono dei riti per purificare l’ambiente circostante e pregano affinché tutto vada nel verso giusto e il rito sia benefico. Sulla montagna e all’esterno avvengono invece delle celebrazioni più pagane e le strade vanno a riempirsi di negozi o venditori ambulanti che offrono ai turisti cibo, i caratteristici senbei, dei cracker speciali da offrire agli shika, i cervi che tipicamente abitano il parco. Questi animali sono abituati ai turisti durante tutto il corso dell’anno per cui sono molto amichevoli e semplici da avvicinare, soprattutto con il cibo giusto. Dalle 12:30 alle 15 sarà inoltre possibile ammirare una competizione basata proprio su questi crackers speciali.
Nel pomeriggio, intorno alle 17 il Festival si accende con la grande processione diretta verso la montagna. A partecipare sono i monaci dei tre templi, quello di partenza il Kasuga Taisha ma anche di Tōdai-ji e Kōfuku-ji. Quando si arriva al Ponte Mizutani vengono accese le torce con il fuoco sacro purificato in precedenza dai monaci e si prosegue sino alle pendici del Wakakusa-yama. Qua la folla attende di ammirare il grande fuoco che si diffonde rapidamente e viene solitamente accompagnato da tamburi e celebrazioni. Poco prima di dare fuoco all’area circostante però, intorno alle 18 si può ammirare lo spettacolo dei fuochi d’artificio che durano per quasi quindici minuti. In seguito, in circa un’ora la collina cambia i suoi colori e si accende con fiamme e cenere, uno spettacolo pazzesco che si può godere in tutta sicurezza poiché l’area è sorvegliata e vi son decine di pompieri pronti all’intervento.
Come partecipare al festival
Per chiunque voglia partecipare al festival, il monte Wakakusa è facilmente raggiungibile sia a piedi che con i mezzi. Dai templi dista circa 15 minuti, mentre dalla stazione di Nara una mezz’oretta. Se si vuole evitare la fatica della camminata si può optare per il bus che parte da Kasuga Taisha per la modica cifra di 180 yen, un biglietto da circa 1 euro 50 che si può fare tranquillamente a bordo. Per quanto riguarda lo spettacolo, per ammirare appieno il Wakakusa Yamayaki è consigliabile posizionarsi ad una certa distanza che permetta di avere una buona visuale. Per via della sua estensione, in generale ogni punto di Nara risulta ottimale per godere appieno della bellezza della collina infuocata. Per un turista che durante il festival vuole inoltre assaggiare i piatti tipici della zona, vi sono molti ristoranti che durante le celebrazioni offrono dei menù veramente interessanti. Il Kamameshi è una pietanza tipica da provare assolutamente se si è interessati alla cucina tipica, un piatto a base di riso, carne, pesce e verdure varie. Per poco più di 10 euro si potrà tranquillamente gustare un menù tipico ed apprezzare ulteriormente il festival e la sua cittadina e i sapori della sua celebrazione.