Lavorare in Giappone: le domande più frequenti
Vorresti andare a vivere e lavorare in Giappone ed hai numerose domande a cui non riesci a trovare delle risposte soddisfacenti? Sono convinto che gran parte dei tuoi dubbi sono gli stessi che hanno tanti altri ragazzi e ragazze nella tua stessa situazione, per questo motivo ho raccolto in questa pagina le risposte ai quesiti più comuni sul tema del lavoro in Giappone.
Che lavori può fare un italiano in Giappone?
I settori più appetibili per gli italiani in Giappone sono ristorazione, import-export, insegnamento, traduzioni e interpretariato. Ciò non toglie che uno straniero, in possesso di sufficienti qualifiche, possa intraprendere un’ampia varietà di professioni.
Quali sono le tipologie di visto che consentono ad uno straniero di lavorare?
Esistono diverse tipologie di visti di lavoro, che permettono di svolgere un impiego solo all’interno di determinati settori (insegnamento, ingegneria, giornalismo, ricerca, ecc). Ci sono poi dei visti che consentono di effettuare qualsiasi lavoro senza particolari restrizioni, come il visto matrimoniale ed il visto permanente. Anche con il visto studentesco è possibile lavorare, ma solo per un numero limitato di ore settimanali e previa autorizzazione dell’ufficio immigrazione.
Con il visto turistico è possibile lavorare in Giappone?
Con il visto turistico non è consentito svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Ignorare questa regola ed infrangere la legge può comportare sanzioni molto severe.
Quali sono i requisiti per ottenere un visto lavorativo?
Come dicevo prima, non c’è una sola tipologia di visto lavorativo, ma ne esistono vari tipi, ognuno con diverse caratteristiche. Nella gran parte dei casi, risulta necessario possedere una laurea o in alternativa diversi anni di esperienza lavorativa nel proprio settore. In aggiunta a questo, generalmente viene richiesta anche la garanzia da parte di un datore di lavoro.
Andando in Giappone con visto da studente, quali lavori si possono fare?
Con il visto studentesco si ha la possibilità di fare praticamente qualsiasi genere di impiego part-time, nel rispetto delle norme che impongono un numero limitato di ore di lavoro e l’approvazione da parte dell’ufficio immigrazione. Come regola di base si può lavorare fino a 28 ore settimanali, con l’eccezione dei periodi di vacanza in cui il limite può estendersi ad 8 ore giornaliere. Alcune scuole aiutano i propri studenti indirizzandoli nella ricerca di un lavoro part-time.
Come si può trovare un impiego senza avere conoscenze in Giappone?
Esistono diversi siti web che raccolgono offerte di lavoro in Giappone. Fra i più noti segnalo Daijob e GaijinPot. Un’altra importante risorsa è Hello Work, un servizio messo a disposizione dal governo giapponese sia per i propri cittadini che per gli stranieri. Presentandosi presso uno dei loro uffici è possibile ricevere aiuto nella ricerca di un impiego adatto alle proprie capacità.
E’ possibile per uno straniero fare l’imprenditore?
Si, è possibile, ma anche in questo caso è indispensabile soddisfare determinati requisiti. Per prima cosa è necessario sapere che solo chi è in possesso di un visto familiare o di un visto permanente può avviare una propria impresa alle stesse condizioni di un cittadino giapponese. In mancanza di tali requisiti, si può ambire al visto da investitore, che è una tipologia di visto lavorativo appositamente pensata per chi vuole creare una propria attività o investire in un business già avviato. Per ottenerlo, è necessario dimostrare di possedere un capitale di almeno 5 milioni di yen, ed uno spazio fisico adibito ad ufficio sul territorio giapponese. Per essere agevolati nelle numerose pratiche imposte dalla burocrazia, è fortemente consigliato affiancarsi un socio giapponese o in alternativa un avvocato esperto in campo aziendale.
Si può trovare lavoro senza conoscere la lingua giapponese?
La stragrande maggioranza degli impieghi necessitano di una buona conoscenza della lingua giapponese. Generalmente il livello minimo richiesto è quello del JLPT N2 (secondo livello del Japanese Language Proficiency Test). In alcuni casi, in particolare all’interno di aziende straniere che operano in Giappone, è possibile essere assunti anche senza una buona conoscenza del giapponese.
Cosa può fare un giovane privo di esperienza lavorativa e titoli di studio?
In mancanza di qualifiche e di esperienza lavorativa, si può intraprendere un percorso di studi direttamente in Giappone, partendo da una scuola di lingua giapponese e proseguendo in un istituto professionale (Senmon Gakko), per ambire successivamente a trovare un impiego e convertire il visto da studente in visto lavorativo grazie alle qualifiche ottenute. Bisogna tenere presente che questa strada, oltre ad essere molto lunga, richiede adeguate risorse economiche.
Esistono degli enti o delle agenzie che aiutano gli stranieri ad integrarsi?
Ci sono alcune agenzie che forniscono aiuto agli stranieri che vogliono lavorare ed investire in Giappone. La più importante ed utile, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di preziose informazioni, è la Japan External Trade Organization. Un’altra organizzazione che può essere d’aiuto è la Camera di Commercio Italiana in Giappone.