Nagisa Oshima, Ecco l’impero dei Sensi
Diamo il via a questa rubrica sul cinema giapponese con un omaggio a Ōshima Nagisa, recentemente scomparso. Del regista ho visto qualche film ma sicuramente il più importante è:
Ecco l’impero dei sensi (愛のコリーダ – Ai no korīda).
Un film drammatico/erotico del 1976. Tratto da una storia vera, è incentrato sul rapporto d’amore tra Abe Sada e il suo datore di lavoro Kichi.
Il loro è un amore viscerale, che annulla tutto il resto. Infatti il loro amore è totalmente dominato dai sensi. E’ eros e thanatos. In cui l’individuo si annulla dal resto della società.
Dopo aver trascorso molte giornate a fare l’amore, raggiungono il massimo piacere con lo strangolamento da parte di lei. L’episodio si conclude con l’evirazione feticistica di Kichi da parte di Sada, che conserva il membro nel kimono, fino all’arresto da parte della polizia.

Ecco l’impero dei Sensi
All’epoca il film fece molto scalpore, sopratutto per la componente erotica, per cui il regista fu processato.
Da notare l’ambientazione del racconto: tutto incentrato sui personaggi, fa quasi pensare al teatro giapponese. Infatti la scena è caratterizzata dalla lentezza e da tratti molto essenziali. Inoltre durante la scena principale spesso c’è una figura di donna che accompagna la rappresentazione suonando uno shamisen, tipico strumento del teatro Kabuki.
Il film sembrerebbe a sfondo pornografico ma a differenza dei film occidentali ha una connotazione romantica e delicata per la scelta della musica, i vestiti e le riprese sui corpi degli attori.

Il regista Nagisa Oshima
Due parole sul regista, Nagisa Ōshima (Kyoto, 31 marzo 1932 – Fujisawa, 15 gennaio 2013).
E’ considerato uno degli esponenti della Nouvelle Vague Giapponese (Shōchiku Nūberu Bagu) in cui iniziarono ad essere ammessi giovani registi dietro la macchina da presa.
Dopo un periodo di interessi teatrali, lavora alla Shōchiku (casa di produzione giapponese più importante dell’epoca) per poi fondare la Sōzōsha, sua casa di produzione indipendente.
Con l’impero dei sensi raggiunge il successo internazionale, anche se molto censurato e criticato.
Altri suoi film importanti sono “Furyo – Merry Christmas Mr. Lawrence” (Senjo no merī kurisumasu – Furyō, 1983) e “Tabù” (Gohatto, 1999).
Se vi è piaciuto l’articolo continuerò a scrivere di altri film, anche di altri importanti registi che hanno caratterizzato il cinema giapponese.
Alla prossima, ciao!
Valentina Fontanella