Museo della Pace di Hiroshima

Il Museo della Pace di Hiroshima è un luogo commemorativo di grande importanza, ma visitarlo mette alla prova le proprie emozioni e la propria forza. È situato all’interno del Parco della Pace di Hiroshima, proprio dietro al monumento dedicato a Sadako Sasaki, la bambina degli origami a forma di gru. Si presenta con due edifici in stile contemporaneo, molto semplici e dalla facciata scura, uniti da una galleria. Il Museo della Pace è sicuramente uno dei principali luoghi da visitare a Hiroshima, ma è un’esperienza da fare in età adulta o adolescienziale, in ogni caso meglio evitare di portare bambini troppo piccoli. All’interno del museo è possibile trovare delle guide volontarie, disponibili tutti i giorni dalle 10.30 alle 15.30 per accompagnare i visitatori nel percorso spiegando le esposizioni in modo dettagliato. Le visite guidate sono disponibili anche in inglese in modo che i visitatori di tutto il mondo possano usufruirne. La visita del museo dura circa 1 ora – 1 ora e mezza e può essere estesa anche al Parco della Pace. Il percorso previsto dal museo inizia nell’edificio dedicato alla storia di Hiroshima prima della bomba. I visitatori potranno conoscere la storia di questa città, la sua espansione e gli eventi storici che l’hanno portata ad essere una roccaforte dell’esercito dell’impero giapponese nella seconda guerra mondiale. Segue la parte dedicata agli Stati Uniti e al percorso che ha portato alla costruzione di un’arma di massa che ha cambiato le sorti della storia e dell’umanità. In quest’area ci sono alcune installazioni interattive che coinvolgono i visitatori, portandoli a capire le cause del bombardamento sulla città. Una ricostruzione dei fatti abbastanza oggettiva, che non dà colpe esplicite a nessuno ma che cerca di raccontare come è andata la storia. Non vengono nascosti neanche i crimini commessi dall’esercito giapponese durante la seconda guerra mondiale.

Percorrendo la galleria che unisce i due edifici si giunge alla seconda parte del percorso, quella incentrata sullo sgancio della bomba atomica su Hiroshima e sui tragici effetti che ha comportato. In questa parte vengono presentati i danni materiali e umani della catastrofe. Nella penombra in cui sono collocate le sale si iniziano a vedere i manichini con le mani fuse come cera, esatta rappresentazione della realtà, teche con gli oggetti ritrovati tra le rovine della città, e fotografie di uomini mutilati, assetati e in cerca di una via d’uscita da una città ormai senz’anima e senza vita. Tra gli oggetti più suggestivi ci sono gli orologi ritrovati tra le rovine della città, che segnano ancora l’ora esatta in cui la bomba ha sconvolto la tranquillità di questa città. Ma ci sono anche piccole schegge dell’ordigno, vestiti bruciati dalla cenere che la bomba ha generato nell’aria, un plastico che riproduce la città all’indomani della detonazione, quasi completamente rasa al suolo. Una serie di reperti che lasciano un solco nel cuore dei visitatori. Nelle stanze si aggirano dei volontari: sono gli Hbakusha, superstiti della bomba che sono lì per raccontare la loro esperienza e rendere ancora più reale questa tragedia.
Una visita al Museo della Pace mette seriamente alla prova il proprio spirito, ma merita vederlo una volta nella vita, per capire che l’orrore esiste davvero e l’artefice è stata la mano umana. Solo da qui si può ripartire con la speranza di un futuro migliore, un mondo di pace appunto, in cui l’uomo sia in grado di pensare alle conseguenze prima di agire in modo così efferato.

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Andrea Secco

Fondatore di ItaliaJapan.net, del GiappoTour e di GiappoLife. Vivo a Tokyo e da anni mi occupo di aiutare chi vuole venire in Giappone per viaggio, studio o lavoro. Ho una grande passione per i viaggi e per la scoperta di culture diverse, la stessa passione che cerco di trasmettere quando racconto le mie esperienze nel Paese del Sol Levante.