Kasuga Taisha
Kasuga Taisha significa Grande Santuario e per svariati secoli ebbe un ruolo molto importante all’interno della religione shintoista; anche oggi infatti l’imperatore del Giappone invia uno o più emissari imperiali a partecipare ai principali riti del santuario.
Il complesso, formato da ben 4 strutture che si scorgono a malapena all’interno della recinzione, si trova sulla collina di Wakakusa-Yama, e fu edificato nel 768 d.C. secondo i canoni dell’architettura Kasuga-zukuri, come simbolo di protezione della potente famiglia Fujiwara, crescendo di importanza man mano che la stessa famiglia diventava più influente, potenza che si manifesta anche dal fatto che storicamente molte delle imperatrici del Giappone provenissero da questa influente famiglia.
Una caratteristica del santuario è che segue la dottrina shintoista e in ossequio al suo principale principio, la purezza, fu demolito ricostruito ogni 20 anni fino al 1683, ultima e definitiva data di rifacimento.
Il viale che porta al suo ingresso, la Minaminon o Porta del Sud, si trova all’interno del Parco dei Cervi, animale divino per la religione shintoista, ed è famoso per essere fiancheggiato da duemila lanterne in pietra mentre un’altra sua caratteristica sono le mille lanterne in bronzo che sono appese intorno alle gronde spioventi; queste lanterne sono state donate nel corso dei secoli da richiedenti suppliche come degli ex voto e sono decorate con motivi di cervi (animale ritenuto sacro per essere il messaggero degli dei), foglie e motivi geometrici e vengono accese solamente due volte all’anno per le feste delle diecimila lanterne di Mantoro: il 3 di Febbraio e segnano il setzbun, l’avvio della primavera, mentre l’altra occasione è nella notte tra il 14 ed il 15 di agosto in cui si celebra la Festa delle Anime (Obon). Tutti i giorni però dal crepuscolo all’alba, vengono accese le lanterne di pietra dei viali sia all’interno che all’esterno del complesso di Kasuga Taisha, offrendo al visitatore uno spettacolo di luce molto affascinante.
Appena varcata la soglia della porta Minamon vi è una fontana chiamata Temizuya che tradizionalmente deve essere subito utilizzata per lavarsi le mani, un modo simbolico per entrare all’interno del santuario purificati.
All’interno del complesso, vi sono inoltre un piccolo museo ed un giardino botanico: il primo espone una collezione dei tesori del tempio, formata soprattutto da reperti della classe di Samurai dei periodi Kamakura ed Edo. In esso vi sono delle armature molto ben conservate, una grande varietà di Katana provenienti da tutte e cinque le grandi scuole dei maestri spadai delle due epoche; di particolare rilevanza il padiglione Dadaiko (Grande Tamburo) in cui sono conservati i tamburi da guerra e da concerto che sono utilizzati a volte nel festival di On-matzuri. Il giardino botanico, chiamato Man’yo, offre uno spettacolo naturale molto particolare in quanto vi sono oltre 250 tipi di piante tra cui alcune di glicine vecchie anche di centinaia di anni; questo fiore è particolarmente legato a questo luogo in quanto il cognome della famiglia, Fujiwara, può essere tradotto anche con la frase Campo dei Glicini.
Notevoli sono anche le installazioni dell’artista Okayasu Izumi che celebrano lo spirito della foresta e indicano la stessa come luogo ideale per poter dialogare con gli dei; queste si integrano perfettamente con l’ambiente circostante il santuario di Kasuga Taisha, la foresta di Kasugayama, un’intera area protetta che arriva fino alle pendici del monte omonimo ed in cui è possibile trovare molte specie sia animali che vegetali, con oltre 170 diversi tipi di alberi. La foresta può essere tranquillamente considerata parte integrante del santuario in quanto è tradizione che sia i monaci che i fedeli la utilizzino per meditare e pregare, ragione per cui è vietata ogni tipologia di intervento disboscativo (se non per urgenti interventi manutentivi) e la caccia.
All’interno dei boschi subito intorno a Kasugataisha vi sono inoltre alcuni santuari più piccoli, dodici dei quali sono situati lungo un sentiero che parte dal complesso principale; tra questi santuari è da segnalare quello di Meoto Daikokusha al cui interno si trovano le divinità sposate che pare siano di buon auspicio per le coppie e per questo è molto visitato in occasione dei matrimoni
Una delle tradizioni che coinvolgono i visitatori è quella dell’acquisto dell’onikuji, o Carta del Destino, in cui viene svelato uno dei vostri destini; se questo non è gradito e non è considerato positivo, non bisogna buttarlo via ma appenderlo ad uno dei rami degli alberi all’interno del tempio e sostare poi nella sala delle preghiere.
L’ingresso al complesso è libero e gratuito (mentre è a pagamento la visita al santuario interno) ed è possibile in tutti i giorni della settimana dall’alba a tramonto e gli orari variano a seconda della stagione; il giardino, anch’esso a pagamento ha invece orari diversi aprendo alle 9.00 e chiudendo i cancelli alle ore 16.00.
Il Santuario, oltre ai festival di Setsubun Mantoro e di Obon Mantoro in cui vi è l’accensione di tutte le lanterne, ospita il Festival Kasuga Matsuri, in cui numerosi gruppi, religiosi e non, si sfidano in spettacoli esclusivamente di danza tradizionale.
È raggiungibile a piedi dalla stazione di Nara Kintetsu con circa 30 minuti di cammino o con il bus scendere alla fermata di Kasuga Taisha Honden ed in circa 10 minuti di cammino si arriva al tempio.
Informazioni
Nome in giapponese | 春日大社 (Kasuga Taisha) |
Orario d’apertura | |
Giorni di chiusura | |
Costo d’ingresso | |
Indirizzo | 160 Kasuganocho, Nara 630-8212 Guarda sulla mappa |
Accesso | |
Sito web | www.kasugataisha.or.jp |