Teatro Kabuki
Il Kabuki è una forma di arte teatrale giapponese che risale al XVII secolo. Le sue origini affondano le radici nella leggenda: si narra di bellissime danzatrici che si esibivano sulle rive del fiume Kamo, a Kyoto, guidate da Izumo no Okuni, la sacerdotessa di uno dei più importanti templi scintoisti dell’epoca.
Inizialmente le danzatrici erano tutte donne, per lo più prostitute o di bassa estrazione sociale, ma il carattere licenzioso e le movenze allusive della danza causavano spesso problemi di ordine pubblico e per questo le rappresentazioni dell’Onna-kabuki, il kabuki femminile, vennero abolite.
Nacque così il Wakashu-kabuki, rappresentato da compagnie di soli uomini, solitamente ragazzi molto giovani che non avevano ancora raggiunto la pubertà, adatti quindi ad interpretare i ruoli femminili e che venivano chiamati Onnagata.
Il Kabuki è un’arte scenica ancora oggi molto apprezzata, sebbene sia molto diversa dagli spettacoli teatrali della tradizione occidentale.
Strettamente legato al Bunraku (il teatro delle marionette), il teatro kabuki dà poco spazio alla recitazione e privilegia invece la mimica, la prossemica e altri aspetti puramente visivi come i costumi, il trucco e la scenografia.
È l’espressività dei personaggi a creare con lo spettatore un rapporto empatico, per mezzo di un tipo di comunicazione non verbale. Anche i temi che questo genere affronta non sono gli stessi della nostra tradizione teatrale: il Kabuki mette in scena vicende umane, spesso fatti realmente accaduti, ma non si sofferma su considerazioni morali né politiche o di carattere generale, come avviene nel teatro occidentale.
La costruzione della trama e la caratterizzazione dei personaggi vengono tralasciate, mentre l’attenzione viene focalizzata invece sulla altissima tensione emotiva che gli attori sono in grado di suscitare mediante l’espressività, il trucco e i costumi.
Per questo, il teatro kabuki può risultare di difficile comprensione da parte di uno spettatore occidentale, ciò nonostante questo genere in Giappone riscuote ancora un grande successo e conta ormai numerosi estimatori in tutto il mondo.