Intervista a Francesco Bonanni di Star Shop
Chi è appassionato di manga alzi la mano! Chi di voi non ha il proprio negoziante di fiducia? Io ho intervistato il mio, per tutti coloro che frequentano fumetterie, e magari per dare molti consigli a chi vorrebbe aprire un’attività di questo genere o anche simile, noterete che sto cercando di dare punti di vista del Giappone che abbiamo qui in Italia, cose che molti di noi vivono essendo legati al Sol Levante, come infatti può essere la vostra sensei di giapponese, il vostro maestro di arti marziali, o in questo caso il vostro e negoziante di manga; l’amico che non ti tradisce mai e che tutti vorremmo avere nella nostra città!
Ecco a voi Francesco, il gestore della fumetteria Star Shop, nota catena presente in tutta Italia che vende manga, anime, fumetti, gadget giapponesi e tanto altro ancora. Via con l’intervista! ;D
Dicci qualcosa su di te.
Ciao! Sono Francesco Bonanni, ho 34 anni da poco compiuti (più o meno xD) e sono il titolare della fumetteria Star Shop di Ostia, sono un appassionato di fumetti e di musica, e non potendo aprire un negozio di dischi perché adesso con internet è un macello, ho ripiegato su questa passione che appunto sono i fumetti, ho la gestione di questo negozio da ormai 7 anni, che è la gestione più lunga che c’è stata qui, e speriamo che vada avanti. E’ la passione che mi porta a coltivare questo negozio in tutte le sue parti, organizzare eventi, ecc… Chiusa la serranda sono un ragazzo dedito alla passione musicale, uscire con gli amici, andare ai concerti, frequentare la mia ragazza, tutto nella norma insomma, un ragazzo come tanti.
Perché una fumetteria? Prima di cosa ti occupavi?
Ho fatto qualsiasi tipo di lavoro, ho cominciato anche a fare l’università, perché comunque volevo vedere cosa potevo raggiungere con gli studi, poi ho capito che volevo fare un lavoro che mi facesse star bene, per quello che erano i miei spunti e i miei richiami, ho fatto la mia gavetta come edicolante, dove ho lavorato 4 anni, sono stato responsabile di un punto vendita all’interno della metropolitana, all’Eur Palasport, e poi dopo c’era quì la fumetteria di Ostia che purtroppo si stava lasciando un po’ andare, e con mio cognato dicevamo sempre: “e magari ad aprire una fumetteria noi” anche per dare il giusto spazio ai ragazzi, a far si che si trovassero sempre i fumetti che uno cercava, perché purtroppo stava un po’ scivolando il negozio con la precedente gestione, abbiamo scoperto fortuitamente su internet che si davano via la fumetteria e quindi ci siamo subito messi in moto, abbiamo parlato con l’ex proprietario ed il passaggio è stato breve, nel tempo di un paio di mesi avevamo preso questo negozio ed eccomi qua, quindi sempre tutto legato a una passione.
Consigli per chi vuole intraprendere la tua strada?
Quando io ho preso il negozio e ne parlavo anche con altri negozianti, la maggior parte delle persone mi hanno risposto: “lascia perdere” perché comunque è un impegno e tutto il resto, invece io a distanza di 7 anni ti posso dire che quando c’è la passione per qualcosa la mattina ti alzi e non vedi l’ora, quindi l’ unico consiglio che mi sento veramente di dare e che se hai la passione fallo punto e basta.
Cosa sono per te i fumetti, cosa rappresentano?
Per me rappresentano la tranquillità, nel senso di un momento intimo, nel momento in cui hai bisogno di staccare la spina e magari di ricordarti anche l’infanzia, no? Perché comunque ci si cresce con in cartoni animati, quindi avere la possibilità di vedere un cartone animato, un anime o comunque di leggere un fumetto è un momento spensierato, questo è il bello, e anche la possibilità di conoscere tanti ma tanti artisti, perché poi inizialmente vai a leggere la trama, a leggere le didascalie, ma poi scopri un mondo pieno d’arte, è questo.
Una cosa brutta che ti è successa nella gestione del negozio?
Le cose che mi fanno rimaner male sono le mancanze di rispetto, qui c’è un servizio costante, un mettersi a disposizione delle persone, nel momento che poi succede che becchi il ragazzino che prova a fregare il fumetto o comunque la gente che ti lascia qui per troppo tempo i fumetti che tu gentilmente gli metti da parte, che per loro è un beneficio, quello ti fa rimanere male, perché comunque è una mancanza di rispetto per il lavoro che tu fai, qui funziona sempre che se c’è un problema basta alzare la cornetta o mandare un sms perché c’è sempre apertura totale, poi se questo non succede la mancanza di rispetto ti fa rimanere male.
Una cosa bella che ti è capitata nella gestione del negozio?
La cosa più bella è la condivisione di questa passione che ho, vedere i ragazzi che sono felici, per loro questo è un punto di incontro, un punto di riferimento, si ha in sostanza una buona dose di responsabilità,fortunatamente sono di principi buoni perché i miei genitori mi hanno trasmesso questo e devo a loro questa “benevolenza” e la voglio trasmettere attraverso la passione, ogni giorno è un buon giorno.
Sei mai stato in Giappone?
Non ci sono mai andato in realtà, ho viaggiato tantissimo in vita mia ma il Giappone mi manca. Una cultura totalmente diversa, questo lo sappiamo, non posso giudicare perché non l’ho mai vissuta in prima persona, sono affascinato e senz’altro ho molta voglia, ti posso dire che vedendo anime o leggendo i fumetti più tradizionali mi appassiona questo fatto dell’idea di vedere le costruzioni antiche o sentire i rumori della metropoli, sono cose che mi affascinano molto e spero di andarci.
Riguardo invece alla nostra gente, quella che abita qua, vorrei dire che è bello avere un punto di riferimento, però bisogna essere se stessi, la nostra cultura è la nostra, ed è bella, senz’altro anche le altre, ma sostituire la nostra cultura con un’altra, essere quelli che non si è, secondo me è sbagliato, sopratutto perché magari si rischia di riceverla in maniera distorta e non è la nostra cultura, è un altra. Leggiamo manga, ci immergiamo nella storia di questo Paese, acquisiamo le caratteristiche e il carattere dei personaggi perché la lettura quello che ti porta, volare anche con la fantasia, però noi dobbiamo rispettare la nostra cultura, che è importante.
Convincici! Perché la tua fumetteria piuttosto che un’altra?
Non ci venite perché è una gabbia di matti, xD no scherzo, non posso convincere nessuno, anzi ti dico una cosa, tramite internet, i social network, tu entri nel profilo di un altro e pubblicizzi quello che fai, io questo non lo farò mai, io mi occupo del mio cantuccio, per me il negozio o qualsiasi altra cosa è un lavoro di ricerca, internet ti permette di ricercare molto di più oggi, però se penso oggi il senso della ricerca spontanea, questo è il mio negozio, sta qua se tu ci arrivi e respiri la situazione che c’è qua dentro e ti piace secondo me ci verrai sempre.
Raccontaci delle varie feste e concorsi che organizzi in breve.
In buona sostanza é legato anche questo al discorso della passione, nel senso che idee non ti vengono programmate, le idee ti vengono così, sai che qui c’è un sacco di gente timida e che magari si rinchiude dentro questo mondo, e allora da una parte può essere malsano perché fondamentalmente c’è una chiusura che non porta nulla di buono, allora c’è la responsabilità di dire facciamo qualcosa anche per questi ragazzi, cerchiamo di renderli protagonisti, l’organizzazione di questi eventi è anche questo, invitare anche il disegnatore o il doppiatore e quindi metterli a contatto con il lavoro che c’è dietro alla loro passione, che è una cosa buona, per quanto riguarda feste, come quelle al mare che abbiamo organizzato, con la musica e tutto il resto è proprio per cercare di spronare le persone ad uscire dal proprio guscio, detto così sembrerebbe che stiamo facendo beneficenza, però invece c’è anche un discorso economico perché dobbiamo sopravvivere e naturalmente queste cose fanno movimento e magari c’è possibilità che venga gente che non è solo del circuito lidense e magari anche da Roma e quindi conoscono anche la realtà della fumetteria e portano introiti, non è che posso dire il contrario o posso essere falso da questo punto di vista, però ecco è sempre un discorso legato anche alla passione.
Siamo uno staff di molte persone e ci riuniamo e cerchiamo di decidere qualcosa che può essere bello per la prossima stagione, magari anche quest’anno un paio di feste al mare ce le spariamo. 😉
Hai avuto stand in fiere del fumetto?
Non ho mai avuto stand alle fiere del fumetto, perché è un bel sacrificio, è un impegno costante, è una bellissima cosa, però comunque devi svuotare il negozio trasportare le cose e tutto il resto, adesso tutto quello che va cercando la gente, in fumetteria lo trova, per me lo stand è più legato a un discorso magari di editori, autori e fumettisti, oppure magari di gente che ha materiale online e ha la possibilità di renderlo visibile attraverso una fiera, ora come ora in fumetteria c’è proprio tutto.
I tuoi 3 fumetti preferiti in assoluto?
Cerchiamo di prendere fumetti di vario genere e non tutti uguali, di varie situazioni a livello di posti, Vagabod sicuramente, di Takehiko Inoue è un’opera d’arte, non solo è un fumetto che parla della storia di Musashi Miyamoto che è stato uno dei più grandi samurai giapponesi, ma oltre a essere disegnato molto bene la storia di questo samurai ha un codice che e tutt’ora da prendere come riferimento, sopratutto se si vuole aprire un attività, perché Musashi aveva scritto un libro che è il libro dei 5 Anelli che dice che l’arte della spada può essere portata anche al giorno d’oggi, nel contatto col cliente dal punto di vista del lavoro, nel senso che la persona che hai davanti potrebbe essere un potenziale avversario, perché magari tende a metterti in difficoltà o perché magari è pesante, il contatto con il cliente è anche quello, che magari ti si appiccica ecc, bisogna saperlo gestire ed è un buon codice per la vita imprenditoriale. Tutte le opere di Jiro Taniguchi sempre rimanendo in discorso di fumetto manga, opere come “un cielo radioso” e “al tempo di papà” sono veramente belle, ci sarebbe tanto da dire, ma non dilunghiamoci troppo, un altro bel fumetto veramente bello anche a livello di autore è Jeff Lemire, Essex County di ui è riuscita l’edizione, è impossibile non nominare la grande opere di V per vendetta di Alan Moore, le opere di Alex Ross della Marvel ecc, ci sono troppe cose da dover elencare.
Cosa pensi delle scans e degli anime pirata e quanto influiscono sui negozi?
Ti dico la verità, onestamente credo che a livello del fumetto tutto questo sia nato per il discorso che qui in Italia adesso si tende a prendere qualsiasi cosa, quanti più fumetti possibile, magari non si sta un po’ al passo con il commercio e comunque la produzione che c’è all’estero , quindi i ragazzi poi non ce la fanno a tenersi, non ci sta più quella situazione in cui i ragazzi dicono, “aspetto il fumetto che esce e me lo vado a comprare”, c’è troppa foga, troppo entusiasmo che poi è positivo, ma troppa foga di andare li e “io voglio vedere come va avanti questa storia”, questo influisce, dall’ altra parte, secondo me, mio punto di vista il collezionismo è un’altra cosa, rispetto alla passione momentanea, che va a morire, il collezionista sa che se vuole avere il prodotto, lo deve avere cartaceo, come un libro, leggere un libro e non conservarlo, avere il ricordo a livello materiale è insostituibile. Il vero appassionato colleziona, vero che stiamo in un periodo di crisi quindi non si può collezionare di tutto, ma questo è anche positivo perché magari dico: una scelta di 5 fumetti, magari 2 me ne compro e gli altri li leggo su internet, è anche buono quello, magari non è nemmeno malsana come cosa, legato al discorso della musica secondo me il vintage non muore mai, adesso sta ritornando il vinile, la gente anche i negozi di dischi stanno ritirando fuori il materiale in vinile, vedo addirittura le vecchie cassette, facendo un giro su internet sono tornate in voga, quindi secondo me nonostante tutto la gente il prodotto ce lo vuole avere, quindi più una cosa legata secondo me a un discorso di ragazzini più che altro, questa è una passione che coinvolge gente di ogni età.
Vanno più i fumetti americani o quelli giapponesi?
Sicuramente il giapponese, i ragazzetti si avvicinano al mondo dei manga, ma è normale poi se sei tanto appassionato ci può essere un’evoluzione, se invece è solo una fase di un periodo muore li, può darsi anche che continui a leggere manga per tutta la vita e va bene lo stesso.
Il tuo negozio, la fumetteria in 3 parole se dovessi descriverla, cos’è per te?
Posso dirne 4? E’ la mia vita.
Grazie mille Francesco e viva lo Star Shop Ostia!
Spero l’intervista vi sia piaciuta, per voi cos’è un manga? Avete il vostro negozio di fiducia?
Il vostro manga preferito?
Scrivetemi i vostri pensieri nei commenti!
Mattia