Il Giappone che invecchia
I giapponesi sono il popolo con la vita media più lunga al mondo, non a caso l’uomo più vecchio attualmente in vita è un signore di Kyoto che ha compiuto ben 115 anni. Il grosso problema però è dovuto al fatto che all’invecchiamento della popolazione non corrisponde un aumento delle nascite, che sono in costante calo. Circa il 23% della popolazione giapponese oggi ha più di 65 anni, percentuale unica al mondo che mette il Governo di fronte alla prospettiva di dover aumentare notevolmente le spese per pensioni e sanità nei prossimi anni.
Il tema del calo della natalità è tornato a far discutere in seguito ai dati diffusi dalla Unicharm, azienda produttrice di pannolini, che rivelano come per la prima volta in Giappone le vendite di pannoloni per anziani hanno superato quelle dei pannolini per neonati. Un dato allarmante per il futuro, se questo trend continuerà la percentuale di anziani rischia di raggiungere il 40% della popolazione nel 2060, per questo sono necessarie politiche efficaci per incentivare l’aumento delle nascite.
Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del Tohoku mostra uno scenario ancora più negativo, se la sproporzione fra anziani e bambini continuasse a crescere a questi ritmi la popolazione giapponese si estinguerebbe nell’arco di un millennio. I giovani fino ai 14 anni oggi sono 16,6 milioni in Giappone ed il loro numero si riduce al ritmo di uno ogni 100 secondi, un trend negativo iniziato nel 1975.