Harumi Setouchi
Harumi Setouchi, conosciuta anche come Jakucho Setouchi, nata il 15 maggio 1922 a Tokushima, era una figura poliedrica: scrittrice, monaca buddista e attivista giapponese. La sua formazione in letteratura giapponese presso la Tokyo Woman’s Christian University fu interrotta dal matrimonio combinato con lo studioso Yasushi Sakai nel 1943. Si trasferì a Pechino con il marito per un incarico governativo, dando alla luce una figlia nel 1944. Tuttavia, la guerra portò tragedia alla sua famiglia, perdendo sua madre e una nonna in raid aerei. Tornò in Giappone nel 1946 e si stabilì a Tokyo nel 1947. Nel 1948, lasciò il marito e la figlia per una nuova relazione e, successivamente, nel 1950 divorziò, iniziando la sua carriera letteraria.
Il primo romanzo di Setouchi fu serializzato in una rivista nel 1950. Nel 1957, ottenne il suo primo riconoscimento letterario con il romanzo “Qu Ailing, la studentessa universitaria”. Nonostante le critiche per il contenuto sessuale di alcune delle sue opere, continuò a scrivere, spostando poi l’attenzione su scrittrici e attiviste storiche femminili. Nel 1963, fu premiata con il Women’s Literature Prize per il suo libro “Natsu no Owari” (“La fine dell’estate”), che divenne un bestseller. La sua opera “Ai no Rinri” (“L’etica dell’amore”) fu pubblicata nel 1968.
Nel 1973, Setouchi iniziò la formazione per diventare monaca buddista nella scuola Tendai del Buddhismo, ricevendo il nome monastico di Jakuchō, che significa “ascolto silenzioso e solitario”. Dal 1987 al 2005, fu la sacerdotessa capo del tempio Tendaiji nella Prefettura di Iwate. Si impegnò in diverse cause pacifiste e sociali, partecipando a proteste contro la guerra e manifestazioni anti-nucleari, oltre a opporsi alla pena di morte.
Tra i riconoscimenti ricevuti, spicca il Premio Tanizaki per il suo romanzo “Hana ni Toe” (“Chiedi ai Fiori”) nel 1992, e la nomina a Persona di Merito Culturale nel 1997. Setouchi dedicò sei anni alla traduzione di “The Tale of Genji” dal giapponese classico, pubblicata in dieci volumi nel 1998. La traduzione divenne un bestseller, vendendo oltre 2,1 milioni di copie entro la metà del 1999. Questa traduzione, insieme ai suoi altri contributi letterari e al suo attivismo sociale e politico, rendono Harumi Setouchi, o Jakucho Setouchi, una figura di rilievo nella cultura giapponese del XX secolo.