Lavori occasionali in Giappone
Una delle cose che, se cercate in italiano sul Giappone, probabilmente non troverete, sono le informazioni sui lavori occasionali fatti di solito dagli stranieri per arrotondare le entrate, quando una persona si trova in questo Paese con un visto che non sia quello turistico.
Chi mi segue un po’ su Facebook avrà visto che ogni tanto scrivo cose come: “Oggi di nuovo riprese!” e simili…
Ecco, quello è uno di quei lavori che, una persona residente qui con un visto non turistico, previa disponibilità di tempo, può fare tranquillamente.
Ma siccome non è raro, soprattutto in certe “comunità di gaijin”, che qui valga la regola del non dire come sei riuscito a trovare un lavoro perché devi farti figo col resto del mondo, accade spesso che le persone che potrebbero essere interessate a fare questo tipo di esperienze si trovino a non sapere da dove cominciare.
Adesso ve lo spiega Alechan! (^_^)v
Partiamo col dire che anche in Giappone, esattamente come in Italia, si trovano le agenzie dello spettacolo.
Per entrare in queste agenzie i giapponesi devono passare dei provini, anche perché i lavori per loro non sono “a chiamata”, quando non lavorano stanno dentro un ufficio in agenzia, come veri e propri impiegati. Poi ovviamente ci sono delle eccezioni, ma come in ogni situazione.
Per gli stranieri la cosa è molto più facile all’inizio.
Nel senso che, Panzetta ne è un esempio, non conta un granché essere belli, o magri, o alti 1.80 (sennò io avrei potuto fare solo la controfigura di uno dei sette nani).
Basta essere se stessi.
Fisicamente noi, come colore di occhi, capelli, carnagione, nonché come tratti somatici, siamo molto diversi dai giapponesi e questa bellezza “esotica”, nonostante in alcuni casi io la definirei bruttezza nostrana, li attrae tantissimo.
Ed è così che, qualcuno che ha un visto matrimoniale e magari non ha ancora un lavoro, un lavoratore che ogni tanto vuole arrotondare (attenzione, dico ogni tanto perché sono state scoperte persone che facevano lavori solo nel mondo dell’entertainment con un visto non da intrattenitore e sono stati rispediti nel loro Paese) o che ne so, un residente con un visto permanente… si trova un giorno insieme agli amici a girare per le agenzie e segnarsi a tutte.
Perché a differenza dei giapponesi, gli stranieri possono segnarsi a quante agenzie vogliono, i lavori non vengono ogni giorno quindi la situazione classica è che sei segnato a 10 agenzie e lavorerai sì e no 3 volte al mese, sempre se sei libero di poterlo fare.
E ti fanno fare di tutto.
Ok, il mio caso è leggermente diverso perché io ho un diploma da una scuola di teatro che al momento dell’ottenimento del visto ho presentato, per cui la mia situazione è un po’ al di fuori e non ve la spiego perché è davvero incasinata.
Ma di norma accade questo…
Cerchi online una bella lista con tutte le agenzie dello spettacolo per stranieri che sono nella città dove ti trovi, sui loro siti di solito c’è anche la parte inglese dove specificano che età, razza, forma fisica e tutto il resto non gli interessano.
Ed hanno ragione, nel senso che se mi serve qualcuno che faccia Babbo Natale certo non vado a prendere il bel modello giovane di 190 cm, (a patto che non sia un Babbo Natale sexy sulle quali ginocchia in quel caso io mi vorrei volentieri sedere) ma cercherò un signore anziano che se ha “un po’ de panza” non fa mai male.
All’ultima ripresa dove stavo c’era un signore che era IDENTICO al manichino del KFC, tanto che gli ho chiesto se per caso non l’avevano preso da lui !
Oltretutto queste agenzie di solito non cercano solo modelli ma anche attori, narratori e cantanti.
E anche se non hai esperienza, non è che ci vuole molto a camminare per una strada facendo la comparsa, ma intanto ti prendi i tuoi bei 200 euro al giorno.
Sì, perché la cosa positiva è che anche per le comparsate di 3 secondi, pagano molto bene.
Di solito pagano 2 mesi dopo il lavoro, ma pagano bene!
E quindi, tornando alla storia, tu ti ritroverai a guardare questo sito dove ti dicono di telefonare per un appuntamento, portando il tuo libretto bancario, la tua resident card, il passaporto e se lo hai, anche del materiale promozionale, tipo foto o registrazioni varie.
Dopo aver telefonato e preso l’appuntamento, ti presenti il giorno fissato in agenzia, vestito un po’ meglio del solito perché vengono fatte anche delle foto.
Appena arrivi, ti danno un modulo da compilare con tutte le informazioni personali.
Ok, e qui va bene.
Poi si arriva alla parte scomoda, o meglio quella che, se hai litigato con la bilancia e non vi parlate da anni, potrebbe essere traumatica.
Perché arriva un giapponese sorridente con un centimetro e comincia a misurarti.
Vita, fianchi, busto, larghezza spalle… tutto in pratica.
E non solo, ma l’odiata bilancia è lì che ti fissa minacciosa.
Sì, vieni anche pesato.
Ho messo la foto di uno dei form che trovate online dove potete vedere quante misure vi prendono (vedi sotto).
Poi, a volte, non sempre, nel mio caso sì perché io canto e ho fatto teatro quindi ho una buona dizione, fanno anche registrare una demo.
Prima ti fanno registrare nella tua lingua una piccola presentazione e poi ti danno questi testi.
Di solito sono articoli di giornale, qualche slogan pubblicitario o un pezzo tratto da qualche narrativa.
Non è un granché ma ti tengono nel loro database e all’occasione se capita la richiesta giusta mandano i tuoi demo.
E in quel caso puoi finire ovunque, in qualche pubblicità italiana di caffè, in una per un metodo di dimagrimento… io per esempio sono finita come voce italiana di una segreteria telefonica. I lavori sono i più disparati.
Dopo tutto questo processo, per finire, ti fanno le foto.
Te ne fanno un po’, certo che se ci si porta da casa qualcosa di proprio è meglio, ma se non si ha niente, loro prendono e fanno le foto, per metterle insieme al tuo file.
La registrazione in sé dura circa un’ora e molto spesso le chiamate arrivano già entro la prima settimana.
Uscirai anche con un libretto che ti spiega cosa devi fare quando sei chiamato, cosa rischi se dai una disponibilità e poi non ti presenti e tutto il resto.
Come ho detto, cominciano a chiamarti quasi da subito, ma non è che a chiamata il lavoro è sicuramente tuo.
L’agenzia riceve una richiesta, che ne so, donna caucasica sui 25 capelli scuri, o maschio 40enne con baffi.
E ovviamente non può mandare solo una foto, anche perché la stessa richiesta viene fatta a tante agenzie, quindi ognuna manda tutte le foto di quelli che si avvicinano di più alla descrizione richiesta, previa ovviamente disponibilità degli interpellati.
Per questo spesso ci si ritrova due agenzie a cui ci si era segnati che ti chiamano per la stessa cosa.
A quel punto si deve vedere quella che offre di più.
Ce ne sono alcune che si tengono una percentuale più alta e quelle che se la tengono più bassa.
Ovviamente si sceglie quella che paga meglio.
L’agenzia chiederà se sei disponibile in certe date per l’audizione e poi le eventuali riprese.
E qui arriva il problema…
Perché se non sei una persona con un visto matrimoniale e senza lavoro vuol dire che, o hai un visto da entertainer, e quindi puoi rispondere a tutte le chiamate che vuoi (ma in quel caso ci sono altre clausole come spesso il dover lavorare SOLO per un’agenzia, che è quella che ti sponsorizza), oppure il lavoro ce l’hai, e come fai con quello?
Per capirci, vieni chiamato e ti chiedono se sei disponibile per, che ne so… il 15 Febbraio, mentre oggi è il 12.
Magari è anche un giorno lavorativo e tu per forza devi dire che non sei disponibile, non puoi prendere un giorno di riposo dall’oggi al domani quando lavori in Giappone.
Metteresti tutti in difficoltà e quindi anche se ti dispiace, devi dire di no.
Sfortunatamente, capita molto spesso che così facendo, l’agenzia, che comunque ha tante persone nel database, cominci a non chiamarti più, perché sa che in ogni caso lavorando tu dici spesso di no.
E qui si ferma la tua esperienza.
Se invece dici che sei disponibile ci sono due possibilità.
Una è la semplice foto selection, l’agenzia con il tuo ok manda la tua foto a chi ha fatto la richiesta, vieni messo nel mucchio e poi fanno una selezione.
Anche lì spesso sai se sei passato solo il giorno prima delle riprese…
La vita è proprio tutta sul filo del rasoio.
La seconda possibilità è che tu debba invece andare a fare l’audizione, quindi perdi una giornata per fare l’audizione e poi SE passi, sempre con informazioni ricevute all’ultimo momento, vai a fare le riprese vere e proprie.
Molte persone si sono segnate a queste agenzie ma dopo un po’ non sono state più chiamate perché ovviamente avendo un lavoro normale, non potevano prendere giorni di riposo per andare a fare le audizioni o per fare delle riprese.
Quindi alla fine, la maggior parte della gente che appare è sempre la stessa, persone con visto matrimoniale ma senza lavoro che hanno una immensa disponibilità di tempo, e di soldi!
Perché i pagamenti anche se sono buoni, avvengono 2-3 mesi dopo il lavoro.
Chi ha il visto da entertainer… ha una situazione particolare alle spalle e quindi va preso diversamente.
Ottenere un visto da entertainer è molto difficile, pochi ci riescono e devi portare molte cose a comprova che sei un entertainer.
Anche lì comunque alla fine è un giudizio “case by case”, a volte lo danno a volte no.
Ma intanto arrivare a preparare tutto il materiale che l’ufficio immigrazione richiede è molto noioso.
Per riassumere, tutti, e veramente dico, tutti, possono segnarsi a queste agenzie, previo visto appropriato.
La vita di chi vive solo di questo è magra, di solito i mariti o le mogli giapponesi degli stranieri che fanno spesso questi lavori guadagnano bene.
Per chi non vive solo di questo, beh è qualcosa che può fare raramente poiché andrà sempre a scontrarsi con il vero lavoro di tutti i giorni, e quindi le possibilità scemano notevolmente.
Ma per esempio, chi viene a studiare qui, può tranquillamente provarci.
Le scuole richiedono un minimo di presenze ovviamente ma c’è molta più elasticità e disponibilità.
A scuola puoi dire che hai la febbre, al lavoro… vai anche con la febbre, per capirci.
Molti miei compagni di università che avevano vinto borse di studio per farsi un anno in Giappone (borse di studio da ridere… non ne parliamo… soldi mai arrivati), si sono fatti questo tipo di esperienze perché avevano il permesso di svolgere lavori part time.
E’ divertente! Nella maggior parte dei casi.
In altri è… freddo, stancante e noioso ma è comunque un’esperienza.
Io sono riuscita ad incontrare il mio attore preferito grazie ad una di queste occasioni quindi sono assolutamente di parte quando dico che vale la pena di farle.
Anche se mi devo alzare alle 4 di mattina, prendere il bus della produzione alle 6:30 e tornare a casa alle 23 stanca morta.
Per me, ne vale la pena.